In ogni minuto, l’imprenditore dovrebbe avere la visione della liquidità, del famoso cash flow della propria azienda. Dovrebbe sapere esattamente quanto ha e quanto avrà in cassa nelle prossime ore.
Parafrasando i minuti e le ore, con le settimane ed i mesi si può giungere alla conclusione che il modo più logico per poter valutare se la propria azienda va bene o male è quello di conoscere da subito, quanto si avrà in cassa alla fine del periodo di riferimento.
In momenti di incertezza generalizzata l’impresa genera meno liquidità, mentre ne permane l’esigenza (pensate agli approvvigionamenti dei magazzini, alle scadenze bancarie, ai canoni di locazione, alle scadenze tributarie o verso dipendenti).
Quello che va evitato è l’ulteriore prosciugamento della liquidità interna alle imprese da parte delle banche. Eventuali sospensioni della fornitura di finanziamenti (anche a breve) alle imprese ne comprometterebbero infatti l’operatività.
Questo un breve riassunto di uno dei capitoli riportati all’interno dello studio di Confindustria “LE PREVISIONI PER L’ITALIA. QUALI CONDIZIONI PER LA TENUTA ED IL RILANCIO DELL’ECONOMIA?”.
Un documento più che completo per capire le evoluzioni future del tessuto socio economico italiano, anche confrontandolo con il resto dei paesi.